“Un dono per la vita” e “Un dono a scuola” è il claim delle giornate su donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule promossa dall’Agostinelli di Ceglie Messapica e dalla Dottoressa Lucia Argentiero, medico nefrologo, coordinatrice del territorio per la donazione ed i trapianti di organo dell’Area vasta sud della Puglia in collaborazione con l’UOC di Rianimazione del Perrino di Brindisi, con il Centro Regionale Trapianti della Puglia, con l’equipe della ASL di Brindisi che si occupa di trapianto di rene e lista di attesa per il trapianto di rene, con l’AIDO comunale di Brindisi (Associazione Italiana Donatori di Organi, tessuti e cellule) e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica.
Il progetto ha previsto, nel mese di novembre, una prima fase caratterizzata da diversi incontri informativi e formativi sulla cultura del dono con lezioni frontali dirette a tutti gli studenti delle quarte e quinte classi dell’Agostinelli (Alberghiero, Professionale maschile e femminile, ITES, Liceo scientifico e classico) per un totale di circa 370 discenti. Tali incontri si sono svolti nell’ambito degli istituti scolastici.
IL Dirigente Scolastico, la dott.ssa Angela Albanese, dopo aver salutato e ringraziato per la partecipazione i vari relatori di assoluto valore scientifico e l’Amministrazione Comunale per aver patrocinato la manifestazione, ha evidenziato l’importanza della stretta collaborazione che si è costruita tra l’Istituzione scolastica, sanitaria e le Associazioni presenti sul territorio per educare i ragazzi sia alla prevenzione sia alla solidarietà umana, valori che devono essere sempre presenti nelle nuove generazioni e che le varie Istituzioni devono sempre promuovere.
E’ seguito l’intervento del Vicesindaco avv. Mariangela Leporale che ha manifestato grande interesse per l’iniziativa garantendo il continuo supporto da parte dell’Amm.ne comunale per eventi che hanno come obiettivo il coinvolgimento dei giovani, principale risorsa di una società che deve crescere orientandosi verso la solidarietà ed il bene comune.
Il prof. Antonio Bellanova ha illustrato il progetto di “Educazione alla salute e alla cittadinanza attiva” che mira sostanzialmente a promuovere l’educazione sanitaria a scuola iniziando proprio dall’età adolescenziale. L’adolescenza è un’età cruciale per l’acquisizione di abitudini e comportamenti di gruppo: una guida adeguata è perciò di fondamentale importanza perché non si sviluppino abitudini negative e perché si instaurino comportamenti positivi. Fermo restando la funzione della famiglia, la scuola deve avere un ruolo educativo decisivo sia nei confronti degli alunni e sia rispetto a tutte le realtà sociali ad essa connesse. Quindi “educazione alla salute” può essere uno strumento per dare concretezza a questo concetto.
La dott.ssa Lucia Argentiero ha trasmesso i dati relativi al mondo trapiantologico italiano, pugliese e brindisino. In particolare è stato evidenziato che in Italia ci sono circa 9000 persone in attesa di ricevere un trapianto che sia per salvargli la vita o per migliorargli la qualità di vita a fronte di circa 3.800 trapianti effettuati all’anno. Ciò determina che un paziente in lista d’attesa per trapianto debba aspettare in media tre anni prima di ricevere uno o più organi e quindi ritornare ad avere una vita normale. Alla base c’è un problema di disinformazione diffusa che porta ad avere grandi percentuali di opposizioni nelle rianimazioni e grandi percentuali di opposizioni nelle dichiarazioni rilasciate in vita motivi per i quali è necessario divulgare la cultura del dono mediante campagne di sensibilizzazione sull’argomento, informando i ragazzi sulle varie procedure possibili per rilasciare la propria dichiarazione di volontà in vita in merito al prelievo di organi post mortem.
Il dott. Massimo di Tullio, responsabile di tutti i pazienti trapiantati e dei pazienti in attesa di trapiantare, insieme alla sua collaboratrice, la CPS Graziana d’Amone hanno mostrato l’arduo compito nella gestione di questi pazienti e la complessità che vige nel preparare un paziente anche solo per iscriversi in una lista d’attesa per trapianti.
La Coordinatrice locale, la Dr.ssa Ada Patrizio insieme alla Dr.ssa Ondina Logreco, entrambe medici rianimatrici, hanno chiarito il concetto di morte encefalica sia da un punto di vista legislativo, sia da un punto di vista clinico- strumentale ed hanno dimostrato come venga appurata con assoluta certezza la morte encefalica. Hanno trasmesso il forte impatto emotivo che si viene a creare nel colloquio con i parenti del soggetto interessato.
“La paura che gli organi possano essere prelevati a una persona non ancora morta è un tabù molto facile da sfatare affermano i medici e, l’accertamento della morte in Italia, ha criteri rigorosi; infatti, puntualizzano i medici rianimatori, c’è un collegio di medici che lo determina con estrema sicurezza e l’equipe di prelievo è del tutto indipendente da quella che accerta la morte”.
E’ seguito l’intervento del dott. Dario Marasciulo Vicepresidente AIDO sezione di Brindisi che ha illustrato ai partecipanti le azioni e le finalità dell’associazione, come iscriversi e/o come dichiarare la propria volontà in ordine alla donazione di organi e tessuti solo dopo una attenta discussione e informazione su tale argomento; ecco perché, continua il Vicepresidente, è importante fare informazione, puntualizzare dettagliatamente determinati aspetti in modo da vincere la resistenza da parte dei cittadini. Ha invitato i partecipanti prima di tutto a portare all’attenzione dei propri cari e conoscenti questa tematica perché, potenzialmente, la donazione e la ricezione degli organi, può interessare ogni cittadino italiano
Molto toccante e seguito con grande partecipazione, è stato l’intervento della testimonial Dott.ssa Roberta Marseglia che ha messo a nudo la sua esperienza di vita e il suo percorso che l’ha condotto al trapianto d’organo. La dott.ssa ha puntualizzato gli aspetti salienti della sua patologia genetica rara che, in fase adolescenziale, è progredita in grave insufficienza epatica terminale, pertanto, il trapianto era l’unica possibilità di salvezza. La sua testimonianza è stata arricchita dalla proiezione del cortometraggio edito dalla Regione Puglia e dalla menzione dei due romanzi autobiografici; infatti, continua con una serenità e una dolcezza fuori dal comune,” ho scritto le memorie della mia vita adolescenziale in modo da inculcare nei giovani, attraverso la lettura, l’importanza della donazione degli organi”.
A conclusione delle tre giornate di incontri, è subentrata la fase conclusiva del progetto di tipo rappresentativo con lo scopo di mostrare concretamente quello che accade nella realtà rispetto a quanto appreso durante le lezioni frontali.
Il 17 novembre, presso il Teatro Comunale di Ceglie Messapica, tutti gli studenti hanno partecipato ad una rappresentazione teatrale chiamata “Il regalo” appartenente all’associazione “Lo sportello di Mattia” .
L’Associazione, da sempre impegnata, tra le altre cose, nella diffusione della cultura della Donazione di Organi, è stata costituita da Mina, Michele e Marco Tagliente rispettivamente genitori e fratello di Mattia, un giovane ragazzo di Martina Franca passato a nuova vita nel 2013 a seguito di un gravissimo incidente stradale e, che grazie alla solidarietà della sua famiglia, ha ridato vita ad altre 7 persone. La particolarità di questa azione teatrale è che vede sul palco proprio le persone vicine a Mattia.
Grande interesse ha suscitato nei ragazzi l’argomento che, hanno mostrato un forte coinvolgimento emotivo e grande e entusiasmo. Hanno richiesto l’organizzazione di altri eventi di carattere scientifico-sanitario e di cittadinanza attiva, come quelli già tenuti sulla celiachia, sulla donazione di sangue e sul diabete giovanile.