Il territorio di Ceglie è pieno di grotte, alcune già si conoscono, altre ancora da scoprire, in parte sono quasi tutte compromesse, cito alcune, di cui una accatastata la “Fedele Grande” i tre ingressi sono stati del tutto chiusi, come quella in c/da Menzella, c/da Fragnitte, chiusa prima dei rilevamenti…
Comunque sono quasi tutte esposte a rischio, le due della c/da Madonna delle Grazie sono piene di ogni genere di rifiuti, una grotta a Montedoro Piccolo, ingresso chiuso con dei macigni, alla periferia della città, zona Sant’Anna ingressi pieni di ogni immondizia da non poter entrare e fare i rilevamenti, Sardella, Montevecchio…
Altre che non posso citare perché sono veri siti archeologici, sono al vaglio di studio o c’è il veto della sovraintendenza dove all’ingresso si possono trovare difficoltà ad entrare per i vari rifiuti. Inoltre si porta a conoscenza che durante i rilevamenti o la liberazione da qualsivoglia materia della grotta, ogni reperto o fossile ritrovato è portato a conoscenza gli studiosi… Vengono consegnati alla soprintendenza.
Spero che con questo mio comunicato si entri nell’ottica della salvaguardia delle nostre cavità e non si continui ad utilizzarli come depositi di ogni genere di rifiuti.
Sono scrigni che custodiscono i tesori del nostro territorio, spero che la titubanza dei proprietari si disciolga con lo stesso entusiasmo che trova lo speleologo quando entra con rispetto in grotta.
Questo è il link dove portare a conoscenza lo stato che riversano le nostre grotte con l’auspicio che ogni cittadino possa capire l’importanza di queste “timorose” Cavità.
Antonio Conserva
(Direzione di Ceglie Messapica del Centro Speleologico dell’Alto Salento)


