Home Cronaca Maria Prudenza Bellanova non fu avvelenata, né subí violenza

Maria Prudenza Bellanova non fu avvelenata, né subí violenza

Depositata la consulenza autoptica a firma del medico legale Domenico Urso

da Redazione
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CEGLIE MESSAPICA – Non è stato il figlio, Angelo Bellanova, a cagionare la morte di Maria Prudenza Bellanova, il cui cadavere fu rinvenuto stipato in un pozzetto congelatore il 22 novembre 2022 nell’abitazione in contrada Galante-Menzella.

La 82enne, come riporta la consulenza autoptica a firma del medico legale Domenico Urso, e depositata il 21 aprile, non è deceduta né per cause violente e né per effetto di sostanze esogene. Pertanto la morte della donna non è imputabile alla condotta del figlio che – qualche ora dopo il ritrovamento del cadavere della madre – confessò di averla occultata nel congelatore perché non voleva separarsi da lei, dalla donna che lo aveva cresciuto da sola.

A seguito, quindi, delle risultanze dell’esame autoptico ad Angelo Bellanova è stata restituita la piena disponibilità dell’abitazione. L’uomo è assistito dall’avvocato Aldo Gianfreda.

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