CEGLIE MESSAPICA – Cosa ha portato alla morte della 82enne Maria Prudenza Bellanova si saprà nell’arco di alcune settimane, molto probabilmente entro la fine di gennaio. Il medico legale incaricato dell’esame autoptico, Domenico Urso, è in attesa, infatti, del referto del tossicologico per confrontarlo con gli esami istologici effettuati entrambi lo scorso 26 novembre 2022. Dall’autopsia non emersero segni di violenza sul corpo della donna rinvenuta cadavere in un pozzetto congelatore nel pomeriggio del 22 novembre 2022 nella villetta dove viveva con il figlio A.B., 55 anni, in contrada Galante Gargiulo Nisi.
Fu il figlio a confessare ai carabinieri e al magistrato di aver nascosto il cadavere della madre nel congelatore perchè non voleva separarsi da lei ed ha sempre negato di averla uccisa ma di averla trovata già senza vita la mattina del 17 novembre e di aver vegliato il corpo della donna per un giorno intero prima di rinchiuderlo nel congelatore. Al momento sull’uomo grava solo una denuncia per occultamento di cadavere.
L’autopsia venne effettuata nell’obitorio di Francavilla Fontana e durò circa tre ore. Subito dopo la salma venne trasferita presso la camera mortuaria del cimitero di Ceglie con il nulla osta per la tumulazione da parte del magistrato. Ma ad oggi il figlio non ha voluto che si svolgessero i funerali perchè è suo volere procedere con la cremazione del corpo. La salma di Renza si trova, quindi, da oltre un mese nella camera mortuaria del cimitero comunale dove prima di Natale il figlio ha fatto recapitare una pianta ed un biglietto.