Mi trovo abbastanza a disagio a presentarmi in questa veste perché quella di colui che scrive la indosso quando sono solo.
E in quei frangenti sì che mi sento a mio agio! Eppure, in qualche modo, ci ritroviamo a farci compagnia a vicenda: io con le mie dita sulla tastiera e voi con i vostri occhi – e spero anche il vostro cuore – sulle mie parole.
Ogni tanto vi lasceremo un mio racconto su questa rubrica, ispirata all’eterno, meraviglioso e miracoloso Gabriel Garcia Marquez, che idolatro senza pudore. Non so per quanto durerà questa avventura condivisa e mi auguro che vi sarà gradevole.
Mi piace pensare a questa pagina come ad una piccola libreria in cui poter riposare le mie storie e dove voi, magari su di una spiaggia torrida della nostra estate o sotto l’ombra tremula e maculata di un ciliegio di campagna, potrete sempre trovarle.
Vi saluto con affetto, Pierpaolo.
A seguire il link del racconto IL CAFFE’ VA BEVUTO AMARO