CEGLIE MESSAPICA – La strada in contrada Montevecchio, sterrata ma di proprietà del Comune di Ceglie Messapica, è piena di buche, con erba alta che, a tratti, invade la carreggiata, tale da costringere un’ambulanza a fare marcia indietro. È quanto ha raccontato ai nostri microfoni la Signora Francesca Scarafilo, residente nella zona da molti anni, insieme al marito, invalido al 100% e affetto da Alzheimer e che, pertanto, necessita giornalmente di cure sanitarie.
Per non parlare che quando piove la strada si trasforma in una vera e propria palude, dove le auto rischiano di rimanere bloccate con le ruote in mezzo al fango. Una manutenzione che dovrebbe essere a cura del Comune ma che, di fatto, lo è solo a metà e soprattutto dopo numerose sollecitazioni da parte di alcuni abitanti. Da anni ormai gli abitanti sono costretti di tasca propria o con proprie forze fisiche, a rattoppare le buche con lo stabilizzato che viene sí fornito dal Comune ma, secondo quanto si apprende, al Comune non competerebbe il lavoro successivo, ovvero inviare degli operai per spalmare il materiale. Così per lo sfalcio dell’erba lungo i bordi, tagliata solo per metà solo dopo l’intervento di un avvocato.
I disagi maggiori sono comunque vissuti dalla Signora Francesca costretta, ogni mattina alle 8 ed ogni pomeriggio alle 17, a recarsi sulla via principale, via Ferruzzo, per accompagnare il marito alla fermata del pulmino che lo preleva per portarlo in un centro per l’Alzaimer in un Comune vicino. Questo perché il pulmino ha difficoltà a raggiungere l’abitazione a causa dello stato della strada. Asfaltare la strada, come avvenuto per le vicine vie pare non sia possibile per non alterare l’ecosistema. A ciò si aggiunge che, di fatto, quella strada non ha una denominazione e numerazione e quindi nemmeno la corrispondenza viene consegnata. Cose da altro mondo nel 2024.