A pochi giorni dalla festa della donna, vi racconto una storia strana, vecchia di 500 anni: in un afoso giorno di luglio a Strasburgo, una donna comincia a ballare e non si ferma più, continua ad oltranza, quasi posseduta, in una trance mistica che contagia altre donne, arrivando ad “infettarne” fino a 500. Sono 2 mesi di danza frenetica, liberatoria che vede morire di stenti e maltrattamenti anche 15 donne al giorno. Donne che sono spesso le più vulnerabili della società, maltrattate da padri, mariti, fratelli, senza alcuna libertà decisionale, nient’altro che forza lavoro e fattrici. A raccontare la storia è Lisbet, giovane moglie che non riesce ad avere figli, colpevole di essere nata il giorno della cometa, annunciatrice di sciagura e dannazione per gli uomini peccatori.
È lei che comprende quello che sta succedendo arrivando a perdonarsi delle colpe che società, religione e uomini riversano sulla donna. L’ultimo libro di Kiran Millwood Hargrave, bravissima autrice di “Vardø. Dopo la tempesta”, è un altro romanzo storico, ancora intento al disvelamento delle tragedie che la cultura patriarcale ha portato alla nostra società, uomini e donne: la “coreomania” – fenomeno che noi abbiamo vissuto nel passato con pizziche e tarante, le violenze e l’intolleranza verso omosessuali e immigrati – che ancora macchiano la nostra vita “moderna”, la donna, capro espiatorio e ricettacolo di peccaminose passioni sanguigne, essere non senziente e razionale ma isterica se non pazza…Ed ancora oggi, se ci permettiamo di essere leggermente contrariate, siamo “agressive”, pesanti, isteriche, con il ciclo… non – semplicemente – incazzate.
Nuela Camposeo, libraia di “Pensiero Bambino – Mondadori Point”