Dichiarazione del Consigliere comunale Piero Piccoli.
“Mentre i pazienti del San Raffaele si scopre che vengono curati male o da medici senza specializzazione; mentre i lavoratori del San Raffaele vengono umiliati; mentre la Regione Puglia, anche per il tramite dell’iniziativa del Consigliere Fabiano Amati, sta finalmente riportando il Centro nella sanità pubblica; mentre tutto ciò avviene, il Sindaco di Ceglie Messapica non dice una sola parola sulla vicenda, forse per non dare dispiacere alle opinioni cerchiobbotiste del suo amico-nemico Luigi Caroli.
O meglio, una parola la dice. La dice oggi, perché chiamato espressamente in causa per la sua inspiegabile timidezza, ed è una parola con sapori insipidi.
Il Sindaco, infatti, non dice nulla ancora una volta sugli argomenti più stringenti, quelli dove bisogna dire da che parte si sta, e si rifugia nell’attesa del giudizio del TAR, come se le carte bollate fossero un grembo materno dove nutrire l’ignavia, o su questioni di galateo, tipo il mancato invito al sit-in di oggi da parte dei sindacati.
Il Sindaco non sa, evidentemente, che la politica è sostanza non solo forma e gli uomini delle istituzioni non hanno bisogno d’inviti per scegliere da che parte stare. Sinora il Sindaco ha scelto di stare un po’ di qua e un po’ di là, ossia da nessuna parte e specificamente nella corrente di Luigi Caroli.
Io però sono fiducioso. E lo attendo per un nuova metamorfosi, mettendosi con me dalla parte dei malati, dei lavoratori, della sanità pubblica e di Ceglie Messapica.”