OSTUNI – Riceviamo e pubblichiamo nota a firma di Chiara Cleopazzo, segretaria provinciale Fp Cgil Brindisi, in riferimento alla difficile situazione che stanno vivendo gli operatori, molti dei quali anche di Ceglie Messapica, a rischio licenziamento.
La Fp Cgil Brindisi dichiara lo stato di agitazione per quanto accade in questi giorni in danno del personale in forze presso Medihospes Ostuni. La Fp Cgil Brindisi non firma esubero perché di fatto, rispetto alle figure del nuovo setting regionale, non ci sono esuberi in termini di personale presente in servizio. Il centro è attualmente a 50 ospiti, le fisioterapiste presenti sono solo 2 poiché una in congedo, gli Oss sono 19 di cui 16 full time e 3 part time e 5 operatori con legge 104, quindi insufficienti per garantire h. 24 previsto nel nuovo setting. Ciò è avvalorato, infatti, dal minimo assistenziale garantito in questi giorni per le sostituzioni causa malattia che si sono verificate. Gli educatori sono solo 2 nel centro per 50 ospiti.
In ragione di ciò, a nostro parere, ma soprattutto alla luce delle risultanze fattuali, non consta di nessun esubero effettivo e quindi vi comunichiamo lo stato di agitazione di tutto il personale presente e chiediamo alla Asl Brindisi di intervenire a tutela di lavoratori ed utenza prima che la coop. proceda a ridimensionare contratti e orari di servizio necessari per garantire i Lea nella Rsa di Ostuni. Intimiamo, inoltre, ad ogni opportunità di ulteriori assunzioni o di straordinario o lavoro supplementare su contratti da ridimensionare con intendimento unilaterale datoriale, ma senza effettiva necessità del centro, rispetto alle effettive esigenze del personale abbinato ai turni di servizio da coprire.
La Fp Cgil Brindisi non resterà a guardare dinanzi a tali scellerate scelte che non guardano al benessere organizzativo -gestionale dell’ unica Rsa attiva nella provincia di Brindisi. Chiediamo alla Asl Brindisi di intervenire a tutela di lavoratori e dell’ utenza prima che la coop. proceda a ridimensionare contratti e orari di servizio, ad oggi appena sufficienti a garantire i Lea all’interno della Rsa. Parlando poi del personale di pulizia che consta di 5 ausiliari di supporto con 3 a 4 ore contrattuali giornaliere per un totale di 16 ore settimanali. Questi lavoratori da soli si occupano sia della pulizia che della sanificazione dei locali per più di 800 mq di struttura, con operatività h. 2, e spesso sono costretti anche a coprire turni pomeridiani scoperti. Insomma carichi di lavoro insostenibili con un solo operatore in turno per tutta la struttura.
Dal quadro innanzi prospettato, piuttosto che ragioneristiche contrazioni della forza lavoro, sarebbe necessario implementare le ore al personale già in forze e/o provvedere a nuove assunzioni al fine di non giungere ai nuovi turni sempre con difficoltà. La Fp Cgil Brindisi non si piegherà ad alcuna scelta datoriale in accettazione di contratti ridotti di giovani madri lavoratrici già in regime di part time, le quali vedranno decurtata la loro retribuzione in regime da fame per loro e i loro figli dopo tanti anni di impegno e lavoro da valorizzare in continuità assistenziale per l’ utenza fragile e bisognosa della Rsa di Ostuni Medhiospes. Il loro, attesa la assoluta carenza nei fatti di esigenza organizzativa , è un diritto acquisto che non può essere decurtato senza il necessario consenso scritto del lavoratore.
Chiara Cleopazzo, segretaria provinciale Fp Cgil Brindisi