Ho deciso di candidarmi alla carica di Sindaco di Ceglie Messapica. Sono Carlo Gasparro, la politica mi appassiona da sempre. Ho dedicato più di venti dei miei primi quarantasei anni di vita alla professione e alla ricerca universitaria raggiungendo le soddisfazioni che speravo. Come avvocato ho lavorato al Sud e al Nord, insegno all’Università. Ho sempre vissuto pensando – prima di ogni altra cosa – di restare un cegliese che non dimentica mai la sua terra. Non ho esitato un solo attimo quando un gruppo di amiche ed amici – gli stessi in nome dei quali ora parlo – mi ha chiesto di dare un’alternativa al governo di questa città. La nostra gente vive difficoltà dovute a questa maledetta epidemia e Ceglie, per non restare indietro, necessita di essere guidata da una classe dirigente fatta di professionisti e persone che abbiano già dato prova delle loro capacità nei rispettivi ambiti. Le feste, i concertoni, le grandi spese nel campo dell’intrattenimento, si sono dissolte in queste settimane, spazzate via da una stagione di restrizioni. Il turismo è il settore economico che – una volta superata la pandemia – potrà dare alla città soddisfazioni con più immediatezza, ma a patto di investire nell’identità più autentica del territorio. La portata degli spettacoli dovrà essere commisurata agli spazi e alle disponibilità economiche della nostra cittadina; per rispettare gli ospiti dovremo individuare luoghi che consentano una fruizione vivibile delle manifestazioni. La piazza resterà il cuore del paese, ma punteremo anche a rendere polifunzionali strutture diverse. Pensare di governare Ceglie con gli stessi strumenti e con la stessa mentalità degli ultimi anni è un’operazione velleitaria. Il turismo sostenibile e redditizio, la crescita occupazionale, la prospettiva di trattenere e richiamare i giovani qualificati, non si costruiscono con i proclami populisti, non si ottengono con l’obbedienza a partiti non sempre sensibili alle istanze della nostra comunità. È proprio la comunità – lasciandosi governare da gente capace – che può sollevare la testa e affrontare ogni difficoltà.
Mi sono occupato per anni di Pubblica Amministrazione, trascorrendo le giornate a risolvere i problemi di altri comuni: ora intendo impegnarmi per risolvere i problemi del mio comune. Verranno giorni difficili e di fronte a questo scenario la classe politica locale inizia già a litigare, impegnandosi in una campagna elettorale fatta di slogan e offese da cui voglio tenermi distante e distinto. Mi ritengo amico di molti dei competitori e ritengo tuttavia che proporre un’idea di città non significhi divenire nemico di qualcuno. La città che ho in mente sarà diversa. Penso ad una macchina amministrativa efficiente: troppi ruoli di vertice, troppi sprechi, poca formazione, pochi progetti, molti errori. Questo è accaduto negli ultimi anni. Nella campagna elettorale che oggi lancio troveranno spazio esclusivamente proposte concrete e fattibilità basate sui numeri. È facile promettere la riduzione della pressione fiscale, opere faraoniche o il sempre gettonato posto di lavoro: sono solo slogan senza l’indicazione delle coperture finanziarie. Penso invece che la direzione sia un’altra: intercettare finanziamenti e soprattutto finanziamenti diretti europei, quelli per i quali una città ottiene fondi da spendere senza impegnare risorse locali. Lavorerò dal primo giorno per creare un ufficio che si occupi soltanto di questo, con l’obiettivo che diventi un punto di riferimento per la Valle d’Itria; privati, imprenditori e istituzioni si siederanno insieme, unendo le forze per ottenere risorse per gli investimenti. Un circolo virtuoso che propizierà la generazione di posti di lavoro, reddito, maggiori entrate per il comune, migliori servizi. In un’unica parola: sviluppo. A questa missione dedicherò tutto il mio mandato. Questa è la Ceglie che ho in mente e per costruirla faccio un invito ai anti cegliesi che seguono la politica liberi da compromessi. Chiedo a chi pensa che un’alternativa sia necessaria e sia necessaria ORA, di aggregarsi a questo gruppo di idee, senza pregiudizi politici, senza ostacoli di bandiere, senza subalternità a logiche estremiste che hanno nel tempo sfavorito e deriso il Sud. Un’alternativa è possibile solo se la costruiamo insieme e io oggi ho posto il primo mattone. Poniamo le basi per un grande progetto civico al servizio dei cegliesi, per offrire a tutti l’alternativa. ORA.
Ceglie Messapica
04/06/2020
Avv. Carlo Gasparro