Assegno di fine mandato al Consiglio Regionale. Emiliano io assente e tutti favorevoli. Dal palco de “La Piazza” a Ceglie Messapica, Michele Emiliano, rispondendo alle domande di Angelo Perrino, si tira fuori dalla scelta di ripristinare l’assegno di fine mandato che era stato abolito nel 2012.
In una calda giornata di Agosto con un emendamento a firma di tutti i capigruppo in Consiglio Regionale viene approvato l’emendamento che prevedere retroattivamente, a partire dal 1 gennaio 2013, di reintrodurre l’assegno di fine mandato per coloro che hanno ricoperto e ricoprono incarichi in Giunta Regionale e nel Consiglio Regionale.
Durante la kermesse La Piazza, tenuta nei giorni scorsi a Ceglie Messapica, curata dal direttore di Affari Italiani, Angelo Perrino, il Presidente Emiliano, stuzzicato sullo stato di salute del centro sinistra e del rapporto con i Cinque Stelle, ha tenuto a precisare che anche i grillini “stanno prendendo le malattie di tutti gli altri partiti” aggiungendo “… hanno forse meno difese immunitarie degli altri partiti”.
Emiliano ha tenuto a precisare che essendo assente quel giorno dal Consiglio nessuno lo ha informato di quanto stesse accadendo. Quel giorno il Presidente, a seguito di un malore, aveva preferito restare a casa collegarsi in remoto, ma dall’aula non gli avevano concesso di collegarsi invitandolo a riposarsi.
Ascoltiamo le dichiarazioni e la posizione di Emiliano in questo video:
“Ha dell’inverosimile quanto affermato dal Presidente Emiliano” ha subito dichiarato in piazza Luigi Caroli, Consigliere Regionale di Fratelli D’Italia, che ha continuato affermando “Il Presidente della Regione è informato dalla Presidenza del Consiglio sugli argomenti portati all’O.d.G., ma ancor di più, come è mai possibile che nessun Capogruppo, Consigliere Regionale di maggioranza non abbia informato il Presidente Emiliano?”. Se così fosse, ha continuato Caroli, vuol dire che non c’è dialogo tra la Presidenza del Consiglio e il Presidente Emiliano e tra il Presidente e la sua maggioranza.
Allo “scandalo” aveva gridato nei giorni successivi la consigliera del M5s Antonella Laricchia, unica a non aver appoggiato l’unione dei grillini con Emiliano. La Laricchia assente alla seduta ha dichiarato come riporta il Fatto Quotidiano: “Se fossi stata presente – dice – avrei votato no e avrei denunciato quanto stava accadendo. Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il trattamento di fine mandato, non riuscendoci. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata”.