Sono tornati a riunirsi ieri sera, i soggetti che hanno scelto di formare un tavolo trasversale di orientamento civico e non politico, in opposizione alla coalizione di centro destra guidata da Luigi Caroli e che vede Angelo Palmisano candidato Sindaco alle prossime amministrative.
Ai gruppi di “Liberi e Forti”, Articolo 1 – LEU e gli esponenti del PD e di Emiliano, che avevano avviato il tavolo, ieri sera, su iniziativa pare di qualche esponente di sinistra, il tavolo è stato allargato, con la volontà che diventi sempre più un’esperienza civica senza simboli di partito, alla partecipazione di Democrazia Cegliese con Gianfreda e Antelmi, di Cesare Epifani e dell’ex Assessore della Giunta Caroli Antonello Laveneziana che pare abbia pubblicamente garantito, sollecitato da Democrazia Cegliese, di non condividere il progetto del centro destra e di essere disponibile a costruire un percorso alternativo agli ultimi dieci anni perchè la città ha bisogno di un cambiamento e di nuova vitalità.
Abbiamo sentito l’ex Assessore Laveneziana che ha dichiarato: “Non ho nulla da dichiarare. Se ci saranno novità avrò premura di informare. Nessuno è autorizzato a riferire parole o fatti che mi riguardano. O a maggior ragione ad interpretarli.”
Il tavolo tornerà a riunirsi la settimana prossima per provare a concretizzare e dare un nome al progetto per poi procedere ad individuare un candidato sindaco. Su questa scelta Cesare Epifani, ex berlusconiano, ha chiesto che il candidato sindaco sia scelto attraverso il metodo democratico delle Primarie e che anche un eventuale scelta di un candidato unico al Consiglio Regionale debba essere scelto attraverso le stesse modalità, ma pare che invece nei precedenti incontri si fosse già deciso di confluire e appoggiare la candidatura al Consiglio Regionale di Tommaso Gioia, Direttore Amministrativo della sede di Ceglie Messapica del Conservatorio, e uomo di fiducia del Presidente Emiliano. Ricordiamo che Epifani aveva scelto di uscire dal progetto di centro destra proprio perchè il candidato sindaco non era stato scelto attraverso le primarie.
Insomma la campagna elettorale inizia a prendere forma e fuoco. Ci immaginiamo una campagna elettorale infuocata e carica di accuse, ma auspichiamo, così come si aspettano i cittadini che si inizi a parlare di programmi.