TARANTO – Molti dei ricoveri che avvengono negli ospedali pugliesi sono dovuti a casi di scompenso cardiaco, un disturbo frequente che aumenta con l’età. Dopo i 65 anni arriva al 10% circa e rappresenta la prima causa di ricovero. Da qualche anno oltre alla terapia medica ottimizzata, sulla scena è comparso un dispositivo per la Modulazione della contrattilità cardiaca, apparecchio che potrebbe ricordare il più noto pacemaker ma che non è un suo sostituto, e che è stato impiantato per la prima volta anche all’Ospedale di Castellaneta dal team di cardiologia ( Dott.ssa Dalia Di Nunzio -Medico dell’Ospedale di Castellaneta e Dott.ssa Giovanna Rodio – Medico dell’Ospedale Santissima Annunziata), coordinati dal dott. Giovanni Luzzi, Direttore del reparto di Cardiologia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto e del reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Pio di Castellaneta.
“L’intervento – spiega la dott.ssa Giovanna Rodio di Ceglie Messapica – è stato eseguito grazie al rapporto di collaborazione tra Medici di diversi Ospedali, creando cosi una rete tra diverse strutture ed evitando il trasferimento del paziente dall’Ospedale di Castellaneta all’Ospedale Santissima Annunziata. Un anno fa presso il reparto di Cardiologia del Santissima Annunziata (Direttore Dott. G. Luzzi) è stato sottoposto ad impianto di CCM un paziente che presentava storia di scompenso cardiaco da 10 anni a causa di una cardiomiopatia dilatativa con severa compromissione della funzione ventricolare sinistra, già portatore di ICD. A causa dei sintomi che peggioravano, si è deciso di sottoporlo ad impianto di CCM. Con grande sorpresa, a distanza di qualche mese il paziente ha presentato non solo miglioramento dei sintomi (riduzione della dispnea) ma anche dei parametri valutati con l’ecocardiografia (FE di base 20% che dopo qualche mese è passata al 50%).”
Caratteristiche del dispositivo: Ma che cosa è la CCM (Cardiac Contractility Modulation)? È una terapia erogata da un dispositivo impiantabile (che si chiama Optimizer Smart ® prodotto dalla azienda israelo-americana Impulse Dynamics) che migliora la contrattilità del cuore, stimolando il muscolo cardiaco con degli impulsi elettrici non eccitatori nel periodo refrattario ventricolare. Sono impulsi diversi rispetto a quelle del pacemaker però l’Optimizer Smart è l’unico device cardiaco impiantabile sul mercato dotato della funzione di ricaricabilità dall’esterno tramite un semplice caricatore che trasferisce per induzione l’energia al dispositivo. Con una ricarica settimanale viene garantita una longevità del dispositivo di almeno 15 anni. Un dispositivo per la vita per questa fetta di pazienti, se si considera che la loro probabilità di sopravvivenza a 5 anni è del 50%.